L’obesità è una condizione caratterizzata da eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, in maniera tale da influire negativamente sullo stato di salute (O.M.S.).
Per valutare il livello di peso di un individuo si calcola l’Indice di Massa Corporea (BMI), che si ottiene dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza espressa in metri (kgm2). Si definisce una persona in soprappeso se ha un BMI tra 25 e 29,9 e obesa se lo ha uguale o al di sopra di 30.
La classificazione del peso in base al BMI deriva dall’osservazione dell’esistenza di una relazione tra livelli di BMI e rischio di malattia e morte.
Gli studi più recenti riportano però che il rischio per la salute sia legato soprattutto alla distribuzione regionale del tessuto adiposo; infatti le persone con un grasso localizzato prevalentemente in sede addominale (a mela) hanno un aumentato rischio di diabete tipo 2, dislipemia, ipertensione, malattie cardiovascolari, della sindrome metabolica (che unisce tutte le precedenti condizioni) e di neoplasie, rispetto a quelle con un grasso distribuito soprattutto in sede periferica, glutei e gambe ( a pera) e sottocutanea.
Per valutare la distribuzione del tessuto adiposo si misura la circonferenza vita: una circonferenza superiore a 102 cm nell’uomo e 88 cm nella donna indica una eccessiva quantità di grasso addominale indipendentemente dal BMI.
Epidemologia
Alcuni dati:
U.S.A.
• 2/3 degli adulti è sovrappeso (metà di questi sono obesi)
• il 15% dei bambini tra 6/19 anni è sovrappeso ed un altro 15% è a rischio
EUROPA
• Almeno il 50% è soprappeso, il 10/20 % degli uomini ed il 10/25% delle donne è obeso
ITALIA
• 45% della popolazione è sovrappeso
• 36% dei bambini è sovrappeso
AMBIENTE TOSSICO e GENETICA
Il soprappeso e l’obesità si formano per l’interazione di fattori genetici e ambientali, che portano a sviluppare per un lungo periodo di tempo un bilancio energetico positivo.
Il ruolo della genetica nello sviluppo dell’obesità sebbene sia evidente e dimostrato in modo inequivocabile non va assolutamente enfatizzato, i geni umani risalgono ad almeno 100.000 anni fa (homo sapiens), le prime evidenze di obesità si hanno con la comparsa delle società agricole dagli ultimi 10.000 anni (reperti con figure di persone obese), ma l’esplosione dell’epidemia si osserva negli ultimi 15 anni. È evidente che il principale imputato dell’obesità è l’ambiente tossico in cui viviamo, che promovendo comportamenti inadatti a persone con un patrimonio genetico predisposto per sopravvivere in condizioni saltuarie e difficili nel reperire il cibo (uomo cacciatore raccoglitore), causa l’epidemia globale di soprappeso e di obesità.
Come combattere l’obesità?
È evidente che per contrastare la pressione biologica ed ambientale verso l’inevitabile obesità il modello moralistico-prescrittivo di dieta ipocalorica sia insufficiente e inadeguato.
I comportamenti complessi, come quello di seguire un determinato stile di vita per controllare il peso, sono determinati principalmente da quello che un individuo pensa.
Nelle nostre vite, così estremamente indaffarate, non ci rimane molto tempo per noi stessi. Nemmeno il tempo per pensare a come nutrire il nostro corpo in modo corretto, per mantenerlo sano da un punto di vista psicofisico.
Non c’è neanche la consapevolezza di quanto il cibo possa influire sulla nostra salute e il nostro umore.
Vogliamo solo dimagrire subito. Gli obiettivi che le persone pensano di poter raggiungere riguardo la perdita del peso sono assolutamente non realistici.
Non abbiamo abilità cognitive e comportamentali (cose da dirsi e da fare) da applicare di fronte alla pressione biologica e ambientale che favorisce l’alimentazione in eccesso.
Quando diventiamo sovrappeso iniziamo a pensare male: “Io valgo poco o niente”;” non posso tollerare di rimanere in questo stato, devo mangiare qualcosa per bloccarlo”
Possibili soluzioni
Insegno un modo di nutrirsi che si ispira alla Zona . Non si tratta naturalmente della solita dieta dimagrante da eseguire passivamente fino all’inevitabile trasgressione, abbandono e ricaduta verso un peso sempre più alto; piuttosto di un’alimentazione che porta al benessere psicofisico “Wellness”.
Il peso si riduce e normalizza riducendo la massa grassa e aumentando il tono muscolare.
Il cambiamento sarà del modo di pensare e dello stile di vita: piena accettazione di sè, prendersi cura in modo amorevole del proprio corpo con la giusta “alimentazione e attività fisica”.
I pilastri terapeutici che permetteranno questo cambiamento saranno l’Alimentazione Zona , la Psicoterapia cognitivo comportamentale con il Training motivazionale, alimentazione consapevole e Mindfulness: con il rapporto empatico e lo stile socratico per guidare la persona verso la scoperta di uno stile di vita più funzionale alle proprie esigenze biologiche. Per migliorare le abilità psicologiche, ridiscutere gli scopi, discutere il modo di pensare, la piena accettazione di sé e la piena consapevolezza.
Avviso ai lettori*
I risultati di tutte le cure mediche variano da persona a persona e non possono in alcun modo essere garantiti.